Alberto Negri sul Manifesto (link alternativo) discuto la gestione russa della crisi siriana.
Putin nell’incontro di Sochi con Erdogan ha fatto fette di torta per tutti e lascia un amaro boccone (Qamishli) anche ai curdi che, traditi dagli Usa, hanno perso il Rojava. Mentre ai jihadisti e all’Isis, usati per nel tentativo di abbattere Assad, si troverà forse un nuova divisa nelle milizie filo-turche. Il mondo arabo e le monarchie del Golfo, che hanno finanziato i jihadisti, approvano. E approva Trump, che voleva: togliersi dal calderone siriano e da un possibile scontro con un esercito Nato
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