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Perché dipingersi la faccia di nero è sempre un insulto razzista

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Oiza Q. Obasuyi spiega su The Vision perché dipingersi la faccia di nero è considerato un insulto razzista.

Fingersi neri per un giorno, per una festa in maschera o per un talent show risulta essere una presa in giro nei confronti di chi è nero 24 ore su 24, con tutto ciò che ne deriva: da aggressioni verbali o fisiche gravi, a micro-aggressioni giornaliere, luoghi comuni, stereotipi o commenti fuori luogo sulla propria pelle o sulla propria provenienza. È come se essere neri diventasse automaticamente cool, un vezzo di moda, o uno scherzo – almeno per chi può fingere di essere nero per sfizio, per poi lavare via quel colore che, nella realtà, può essere un fattore problematico per la società in cui si vive. In Italia si cerca sempre una via di fuga per tentare di non affrontare un problema, in questo caso legato alla rappresentazione dei neri nei media che influenza l’opinione pubblica tutta.

Immagine da Wikimedia.


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