A cura di @micheleamitrano.
In un articolo di qualche tempo fa Christian Raimo esprime preoccupazione per i dati emersi da un recente rapporto dell’Istat riguardo la lettura in Italia – “leggono più le femmine (47,1 %) che i maschi (33,5 %) e si legge più al nord (48,7 %) che al sud (27,5 %) – e si interroga sulle possibili piste da percorrere per migliorare la situazione.
I lettori sono passati dal 42 % (…) nel 2015, al 40,5 % nel 2016. Si tratta di circa 23 milioni di persone che dichiarano di aver letto almeno un libro nei 12 mesi precedenti l’intervista per motivi non strettamente scolastici o professionali”: il che vuol dire che ci sono circa trenta milioni di persone alfabetizzate che non leggono nemmeno un libro all’anno. Cosa ha determinato questo crollo?
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