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Rock ai raggi-X

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Su suggerimento di @Glasnost

L’8 Novembre di 120 anni fa il fisico tedesco Wilhelm Röntgen scopriva casualmente l’esistenza dei raggi-X, che da allora hanno trovato estesa applicazione in campo medico: una delle applicazioni sicuramente più insolite la ebbero invece nell’Unione Sovietica, come strumento di contrabbando per la musica occidentale (ed in particolare americana).

Durante il regime sovietico, la musica americana era considerata il simbolo della contaminazione culturale del capitalismo, la corruzione maggiore di cui un giovane potesse cadere vittima: è per questo che i giovani sovietici escogitavano qualsiasi espediente per poter ascoltare un po’ di sano rock ‘n roll.
Uno di questi, particolarmente sinistro, consisteva nel rubare le lastre che venivano scartate da ospedali e cliniche e usarle per inciderci sopra della musica.

L’articolo di Nur Al Habash su rockol.it, po’ datato ma attuale nei giorni di questa ricorrenza, racconta – con supporto di audio,  immagini e link – di come la musica sia riuscita a penetrare la cortina di ferro.

 

Immagine di Tom Page via Flickr, CC BY 2.0


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