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Romanzo di un avventura fuori dall’ordinario: i situazionisti

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A cura di @CesareCiopper.

Un gruppo di soggettività di provenienza dalle avanguardie artistiche come Piero Simondo (vivente), Pinot Gallizio, l’artista danese Asger Jorn, il francese Guy Debord (futuro autore del testo di riferimento del movimento: “La società dello spettacolo”) e le compagne e  mogli al seguito come Elena Varrone e Michèle Bernstein, si ritrovarono nel luglio del 1957 a Cosio di Arroscia, in provincia d’Imperia.

Le ambizioni erano alte da parte del gruppo riunitosi: l’unità di critica della società  e della merce con una pratica di vita che si sottraesse appunto a queste dinamiche; i risultati e gli esiti, a conti fatti, saranno contraddittori e in parte segnati da dissidi ed espulsioni che renderanno l’IS (Internazionale Situazionista) costituita da soli due membri nel 1972: la debordante personalità e Gianfranco Sanguinetti (vivente).

Gli autori dell’articolo, Diego Gabutti e Donatella Alfonso ne ripercorrono l’avventura e le vicende e vicissitudini umane di individualità a cui stava troppo strette i comuni schemi interpretativi e pratici e si pensavano estranei dalle tradizionali forme politico-artistiche di intendere e vivere la vita in maniera parossistica e senza “momenti morti” superando l’alienazione.

 

Immagine tratta da Wikimedia Commons.


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