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Russia: maestro di yoga arrestato per attività missionaria illegale [EN]

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A cura di @Festina Lente.

Il Moscow Time riporta la notizia del maestro di yoga Dmitry Ugai arrestato per attività missionaria illegale per aver tenuto un discorso ad un convegno sulla filosofia dello yoga.

La legge Yarovaya del 2016, di cui abbiamo già parlato su hookii, prevede una serie di misure anti-terrorismo, fra cui l’obbligo per tutte le compagnie di telecomunicazione di fornire una backdoor per tutte le forme di comunicazione telematica. Fra gli altri provvedimenti, c’è anche il divieto di attività missionaria al di fuori dei luoghi di culto (divieto che include anche residenze private), escludendo tuttavia il Patriarcato Ortodosso di Mosca.

La legge del 1997 già riconosceva cristianesimo, islamismo, buddismo, e giudaismo come parte inseparabile dell’identità storica federale riconoscendo un contributo particolare alla Chiesa Russa Ortodossa. Da allora una serie di leggi hanno portato a nuovi vincoli alle altre fedi. Questo processo di limitazione delle libertà religiose seguito alla fine dell’Unione Sovietica è comune ad altri Stati post-sovietici. La nuova legge va comunque ben oltre e riduce notevolmente le attività di tutti i gruppi religiosi, eccetto il Patriarcato Ortodosso di Mosca che, de facto, diventa la sola Chiesa autorizzata a fare proselitismo fra i cittadini etnicamente russi.

Va ricordato che la legge sull’offesa al sentimento religioso, approvata nel 2013 dopo il caso delle Pussy Riot e che prevede pene fino a tre anni di prigione, ha portato a casi come quello di Viktor Krasnov, arrestato per aver affermato che la Bibbia è una collezione di favole ebraiche, o di Ruslan Sokolovsky, arrestato per aver giocato a Pokemon Go in una chiesa.

 

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