In un articolo sul NYT, George Soros ha scritto che Mark Zuckerberg non dovrebbe avere più il controllo di Facebook perché sta favorendo la rielezione di Donald Trump.
In particolare Soros contesta l’idea di neutralità della piattaforma: Facebook dovrebbe essere considerato un editore, non un semplice moderatore neutrale dei contenuti postati dagli utenti, e come tale ritenuto responsabile di quello che viene pubblicato, dato che contenuti e utenti vengono manipolati dagli algoritmi della piattaforma per aumentare gli introiti pubblicitari.
Facebook va giudicato per quel che fa, e non per quel che dice. Soros ricorda che nel 2016 un team di Facebook era “embedded” nel comitato elettorale di Trump, aiutando la campagna sulla piattaforma. Oggi il rifiuto di verificare la correttezza delle campagne dei politici continua a favorire la diffusione di contenuti falsi e manipolatori. Nel Myanmar i militari hanno usato Facebook per diffondere notizie false per incitare l’odio popolare contro i Rohingya.
Facebook dichiara 2,5 miliardi di utenti attivi al giorno, nel 2019 il fatturato è stato di 70 miliardi di dollari, con una crescita del 25% anno su anno.
“Mark Zuckerberg elysee france Nicolas Sarkozy e-G8” by cattias.photos is licensed under CC BY-NC-ND 2.0
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