Su suggerimento di @Savicevic.
Due articoli, pubblicati su The Submarine e East Journal, raccontano i monumenti socialisti jugoslavi.
Vengono chiamati semplicemente “spomenik,” “monumento” in serbo–croato, e sono stati riscoperti di recente anche grazie al sito Spomenik Database, che cerca di farne una mappatura. Un’operazione complessa, perché di spomeniki ce ne sono tantissimi, letteralmente ovunque.
Tito in persona ne aveva commissionati alcuni, fornendo precise indicazioni in merito alla collocazione e al progetto. Il loro fine — così immaginava il maresciallo — non doveva esaurirsi con la mera testimonianza.
Immagine da Wikimedia Commons
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