Luca Ricolfi in un breve articolo uscito sul blog Fondazione Hume e ripreso anche dal Messaggero si chiede chi sia a difendere l’interesse nazionale italiano in Europa.
Il sottosegretario con delega all’Editoria, Vito Crimi ha confermato oggi l’intenzione di non rinnovare la convenzione in essere da 25 anni con l’emittente per la trasmissione delle sedute del Parlamento.
di NedCuttle21(Ulm) • 16 Feb 2019 • 0 commenti •
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A cura di @NedCuttle21(Ulm).
Su Internazionale, Ida Dominijanni riflette sulla trattativa in corso tra il governo giallo-verde e le regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna in merito alla cosiddetta autonomia differenziata.
Sul Sole24Ore, Roberto D’Alimonte analizza il fatto che malgrado ogni problema, polemica e tensione, e malgrado qualche calo, Lega e M5S e il governo che sostengono, hanno ancora un forte sostegno nei sondaggi.
Linkiesta loda la relazione presentata il 4 luglio scorso dal presidente dell’Inps Tito Boeri, riconoscendole il pregio di aver individuato sprechi e ingiustizie del sistema italiano e l’approccio fattuali ai problemi dell’Italia, in contrapposizione alla narrazione che Lega e Movimento 5 Stelle propongono agli elettori.
Sull’Huffpost di oggi è apparso un breve commento a firma della senatrice Cinquestelle Elena Fattori (a rischio espulsione) che fa il bilancio dei primi mesi di governo e critica molto duramente i tanti voltafaccia e promesse elettorali tradite del suo partito.
Massimo Sandal su Wired si chiede come uscire dalla trincea ideologica e ricostruire fiducia nella scienza, nel suo processo e nei suoi risultati in maniera democratica, collettiva e aperta.
Su Rivista Studio Giuseppe de Filippi analizza la gestualità e i meccanismi comunicativi di alcuni esponenti di primo piano dei due partiti di governo.
Claudia Mancina prova a dare una lettura della crisi che ha colpito la sinistra – e in particolare il PD – ripercorrendo tutti gli elementi che, dalla sua fondazione ad oggi, hanno portato il Partito Democratico ad avere quella che l’autrice definisce ormai come “un’ultima occasione” di risollevarsi.
Su La Stampa Carlo Cottarelli, già Commissario straordinario per la Revisione della spesa pubblica nei governi Letta e Renzi, analizza il contenuto programmatico del contratto di governo Lega-5stelle:
I commenti apparsi sulla stampa dopo la pubblicazione della versione finale del «contratto per il governo del cambiamento» si sono focalizzati sulla genericità e talvolta contraddittorietà del documento, nato dalla fusione di due anime, quella dei 5 stelle e quella leghista.
Come riporta un articolo di Quotidiano Sanità, Luigi di Maio ha affidato a un giurista il compito di confrontare i programmi delle forze politiche “al fine di vagliare sia gli aspetti comuni, sia gli aspetti distintivi, segnalando le differenze di contenuto ritenute superabili e quelle – invece – insuperabili, per valutare la compatibilità dei relativi programmi politici”.
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