Su suggerimento di @Giovanni.
Un articolo del think tank italiano ISPI descrive le reazioni europee al nuovo corso della politica statunitense nei confronti dell’Iran. I paesi europei e la Ue non sembrano intenzionati ad associarsi all’inasprimento dei rapporti tra i due paesi:
In conclusione, a un mese di distanza dalla de-certificazione dell’accordo sul nucleare operata da Trump, gli Usa sembrano avere compreso la scarsa fattibilità, nonché la scarsa desiderabilità, dell’opzione di rigetto dell’accordo sul nucleare. Cruciale in questo senso è stata la fermezza degli altri stati del gruppo P5+1 (Russia, Cina, Francia, Germania e Regno Unito), soprattutto dei partner europei, nel segnalare a Washington la propria indisponibilità a proseguire su quel percorso. Proseguono invece gli sforzi di “contenimento” dell’Iran in tutti gli altri settori.
Un secondo articolo dell’ISPI si concentra su tre ambiti in cui un ritorno delle sanzioni sarebbe in contraddizione con recenti accordi e aperture al dialogo tra Iran ed Europa: energia, commercio e credito.
Immagine da Flickr.
Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.