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Xylella: la Val D’Itria potrebbe presto diventare il nuovo Salento

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A cura di @brisso.

La Xylella – il batterio che ha fatto strage degli ulivi in Salento – avanza alla velocità di 30 chilometri all’anno ed è giunta  ormai ad un passo da Cisternino, segnando la frontiera settentrionale del contagio.  Il rischio, tra immobilismo della regione (che ora però, tramite il suo presidente Emiliano,  chiede che il governo acceleri gli abbattimenti tramite decretazione d’urgenza , altrimenti qualcuno potrebbe “dare la colpa alla Regione Puglia”) e comitati popolari che promuovono rimedi “naturali”, è che presto si propaghi alla Valle d’Itria per poi proseguire ancora più a Nord. Ne parla Giordano Masini per Strade:

E proprio in Salento, a poco più di un’ora di macchina a Sud di Cisternino, nei dintorni di Gallipoli, il paesaggio agghiacciante di centinaia e centinaia di chilometri quadrati di ulivi completamente secchi racconta con una chiarezza disarmante quello che potrebbe accadere anche nelle altre grandi aree olivicole della regione, a cominciare da quella paesaggisticamente più suggestiva e preziosa, la Valle d’Itria appunto, con i suoi trulli e i suoi ulivi millenari, per poi proseguire ancora più a Nord, verso Bari e Bitonto, e poi Andria, distretti tra i più produttivi d’Italia.

Immagine: Wikipedia con licenza GNU


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