Su suggerimento di @Luis K.
«¿UNEN che? Da quello spazio non rimane neanche la U» cosi parla rassegnato un dirigente dello storico partito, contrario a porre fine alla coalizione di centrosinistra, il Fronte Ampio UNEN.
Infatti, il Presidente dell’Unione Civica Radicale e candidato alle PASO di agosto, il senatore Ernesto Sanz, è riuscito a mettere in minoranza il gruppo capeggiato dal candidato presidenziale Julio Cobos e dal potente senatore bonaerense Ricardo Alfonsin, in vista della Convention Partitaria prevista per il 14 marzo. Se l’UCR, come auspica il sen. Sanz, decidesse di cercare l’intesa con i due partiti di centrodestra, Proposta Repubblicana e Fronte Rinnovatore, questo significherebbe con molta probabilità la fine dell’alleanza di centrosinistra. Non senza polemica, perché fino ad adesso tutti i candidati che hanno tallonato i Kirchner provengono da quest’area politica.
La faccenda diventa ancora più intricata se si pensa che l’apparentamento con il centrodestra rischia di diventare uno scoglio impossibile da superare per il peso forte proprio dei radicali: il loro leader Julio Cobos, in caso di centrosinistra unito, veniva addirittura accreditato come terzo sopra Proposta Repubblicana, anche se adesso fa buon viso a cattivo gioco.
Intanto chi ne trarrebbe giovamento diretto è senza dubbio il sindaco di Buenos Aires, Maurico Macri di Proposta Repubblicana. Il sindaco pensa di avere già abbastanza consensi per mettere fuori gioco l’altro pezzo grosso dell’opposizione, il peronista dissidente Sergio Massa di Fronte Rinnovatore (lo storico partito difficilmente potrà dimenticare gli anni di duri scontri con la formazione politica di Juan Domingo Peron). Massa dal canto suo sembrerebbe particolarmente agitato di fronte alla possibilità di perdere visibilità.
Da cui a marzo può ancora cambiare il mondo, nel frattempo però, Radicali e Proposta Repubblicana hanno raggiunto un’intesa nellimportante Stato di Mendoza, di cui Julio Cobos è stato governatore.
Immagine da ucr.org
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