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Le novità sulla presunta talpa russa nei servizi tedeschi

Le novità sulla presunta talpa russa nei servizi tedeschi

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Nel dicembre scorso era apparsa anche in Italia la laconica notizia dell’arresto di un agente del BND, accusato di aver passato delle informazioni riservate ai servizi russi; ma i particolari erano pochissimi. Negli ultimi giorni sono invece trapelati parecchi nuovi dettagli.


Anzitutto il britannico Telegraph (l’articolo sul sito del quotidiano è dietro paywall ma si può leggerne un riassunto qui), a dispetto della legge tedesca sulla privacy, ha identificato il soggetto, pubblicandone la foto e specificando che si tratterebbe del cinquantaduenne Carsten Linke, domiciliato nella tranquilla cittadina di Weilheim in Alta Baviera, padre di due figli ed allenatore della locale squadra giovanile di calcio.

Altri dettagli sulla rivista tedesca Focus, che oltre ad aver cercato di intervistare famigliari, concittadini e membri della società sportiva, precisa che ad avvisare della fuga di notizie sarebbe stato l’FBI statunitense, e che il soggetto avrebbe fornito anche dossier concernenti la guerra in Ucraina al trentaduenne Arthur E., il quale li avrebbe fatti pervenire a Mosca fungendo da corriere.

Un lancio dell’agenzia Nova (basato su informazioni apparse su Der Spiegel) sostiene che quest’ultimo avrebbe confessato. Precisa inoltre che Linke, dopo aver lavorato per anni in un dipartimento del BND che si occupava più che altro di analisi del traffico e comunicazioni, era stato recentemente promosso a responsabile del controspionaggio interno, essendogli stato affidato — ironia della sorte — proprio il compito di effettuare i controlli di sicurezza sui colleghi e sui candidati ad entrare a far parte del servizio segreto.


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