Sul Il Sole 24 Ore, Patrizia Maciocchi illustra una piccola rivoluzione sulla raccolta firme per i referendum.
Sarà presto pronta la piattaforma referendum, per la raccolta delle sottoscrizioni digitali dei cittadini delle proposte di legge di iniziativa popolare, i referendum abrogativi o costituzionali. Il ministero della Giustizia affida la notizia a una nota.
La novità promette di snellire una delle fasi più ostiche per la presentazione di un quesito referendario, quella della raccolta delle firme (firme che ricordiamo devono essere autenticate, e raccolta che arriva precedentemente del vaglio della Corte costituzionale).
Prima che la nuova procedura possa essere in carreggiata, manca la fase di collaudo tecnico (che dovrebbe prendere qualche settimana) e un decreto del presidente del Consiglio dei ministri.
A invocare tempi rapidi è il segretario di Più Europa, Riccardo Magi: «La piattaforma è uno strumento e a cui abbiamo lavorato fin dall’inizio – afferma Magi – che può servire a ridare slancio alla partecipazione politica e a rivitalizzare la democrazia in Italia, soprattutto ora che potremmo essere chiamati alla consultazione su autonomia e premierato. Meloni non abbia paura di dare voce ai cittadini».
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