Su suggerimento di @reislaufer.
Un articolo di Keynesblog fa il punto su di un rapporto dell’Istat sulla crescita economica italiana, che vuole smentire il principale mantra degli ultimi governi: la competitività di prezzo (determinata, fra l’altro, dal costo del lavoro e dalle famigerate ‘riforme strutturali’) non sarebbe il volano su cui bisogna fare leva per una crescita vigorosa, dato che ad ogni minimo alito di ripresa le importazioni salgono e si deve quindi tirare la cinghia, ma bensì lo sarebbe maggiormente lo spostamento verso produzioni più redditizie e ad alto valore aggiunto, che però non sembra essere negli obiettivi del nostro governo.
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