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Di come i gatti hanno conquistato il mondo

Di come i gatti hanno conquistato il mondo

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A cura di @MostroDeiBiscotti.

Basandosi sull’analisi del DNA, compreso quello recuperato dai resti di gatti ritrovati all’interno di siti archeologici, una ricerca pubblicata su Ecology and Evolution, brevemente riassunta su The Conversation, Ars Technica e (in italiano) National Geographic, descrive come il gatto domestico abbia accompagnato lo sviluppo della civiltà occidentale partendo dalla Mezzaluna Fertile, per diffondersi poi sul pianeta seguendo rotte commerciali terrestri e marittime.

Here we show, using ancient DNA analysis of geographically and temporally widespread archaeological cat remains, that both the Near Eastern and Egyptian populations of Felis silvestris lybica contributed to the gene pool of the domestic cat at different historical times. While the cat’s worldwide conquest began during the Neolithic period in the Near East, its dispersal gained momentum during the Classical period, when the Egyptian cat successfully spread throughout the Old World. The expansion patterns and ranges suggest dispersal along human maritime and terrestrial routes of trade and connectivity. A coat-colour variant was found at high frequency only after the Middle Ages, suggesting that directed breeding of cats occurred later than with most other domesticated animals.

Repubblica offre una breve intervista a uno degli autori della ricerca.

“Dalle analisi del Dna mitocondriale abbiamo individuato due linee, la A per quelli medio orientali e la C per quelli egiziani. Della C ci sono tracce che riportano all’epoca classico-romana in cui i gatti cominciavano davvero ad essere accuditi non solo per la loro funzione di cacciatori di roditori ma anche a scopo domestico. Facevano compagnia.”


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