A cura di @Stefano Mas.
Terzo e ultimo capitolo del dibattito sull’immigrazione, ospitato su NoiseFromAmerika. Giulio Zanella e Aldo Rustichini discutono su quale sia la strategia migliore in Italia e in Europa per regolare l’immigrazione, suggerendo quali siano secondo loro le politiche migliori.
Io penso che dovremmo adottare una politica dell’immigrazione generosa ma inflessibile. Cioé una politica che tenga le frontiere il più possibile aperte, in modo da dare al maggior numero possibile l’opportunità di immigrare legalmente alle condizioni sopra descritte, ma che sia inflessibile quando viene violata la legalità. Serve anche qui il potere negoziale dell’UE per fare accordi, laddove possibile, per il rimpatrio degli immigrati economici (non certo dei rifugiati) che violino le regole della convivenza, specialmente durante i primi anni di permanenza nel paese, che dovrebbero costituire una sorta di periodo di prova. I rimpatri posso avvenire con voli di linea, pagati con una somma di denaro che si può chiedere agli immigrati economici (non certo ai rifugiati) di versare all’ingresso nel paese acquistando un bond che frutta interessi e che può essere liquidato o al rientro nel paese di origine o all’acquisizione della cittadinanza.
Nel testo i due autori si soffermano anche sugli effetti dei vari tipi di immigrazione e integrazione in Europa e Stati Uniti, sulle modifiche che sarebbe bene apportare alla Convenzione sullo statuto dei rifugiati, i problemi delle società con differenze culturali troppo profonde.
Immagine da pixabay.
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