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E’ la matematica, bellezza!

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Su suggerimento di @marco_cagnotti

La matematica può essere “bella”? E un’indagine razionale sulla realtà la rende più o meno affascinante?
Piergiorgio Odifreddi è sicuro delle sue argomentazioni e le esplica in questo articolo sul suo blog, ospitato da Repubblica.

“Per quanto riguarda la Natura, bisogna anzitutto sfatare uno sciocco mito romantico diffuso da William Blake, che nella poesia Sfottete, sfottete del 1796 accusava Voltaire e Rousseau di gettare inutilmente sabbia intellettuale contro il vento dello Spirito, che gliela risoffierà negli occhi. E come esempio di questa sabbia citava esplicitamente “gli atomi di Democrito e le particelle di luce di Newton”. Blake pensava che la comprensione dei meccanismi matematici di ciò che ci circonda dissolvesse la poesia dalla visione del mondo, ma non capiva che tutto ciò che vede il poeta continua a vederlo anche il matematico. Era piuttosto lui a essere cieco al fatto che la matematica aggiunge, e non toglie, bellezza alla nostra esperienza.”

 

Immagine di Quinn Dombrowski via Flickr, CC BY-SA 2.0


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