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Eugenio Scalfari e il vivaio giovanile fascista

Eugenio Scalfari e il vivaio giovanile fascista

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A cura di @Massimo011.

Sulla rivista Micromega viene presentata una ricerca a cura di Dario Borso sugli scambi epistolari tra il giovane Eugenio  Scalfari e Italo Calvino. Con una ricostruzione temporale che smentisce le affermazioni di Scalfari finora conosciute su quel  periodo storico.

Il breve testo di Dario Borso che qui presentiamo è un contributo importante alla verità storica. Fa parte di una ricerca più ampia che Borso sta svolgendo sugli intellettuali nel periodo del fascismo che precede il 25 luglio. Scalfari ha sempre sostenuto che il suo impegno giornalistico fascista fosse iniziato nella seconda metà del 1942 su “Roma fascista”. In realtà le lettere scambiate tra Scalfari e Italo Calvino (furono compagni di banco, come più volte ricordato da Scalfari, circostanza nota al grande pubblico per un intervento di Benigni che la sottolineò nella piazza dell’edizione 2014 di “Repubblica delle idee”) già riportavano indicazioni inequivocabili di come Scalfari già dal febbraio 1942 si vantasse con Calvino di essere entrato a far parte di un “vivaio giovanile” scrivendo su “Gioventù italica” e “Conquiste d’Impero”.


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