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Fra poco inizia la Quindicesima edizione del Cliburn

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A cura di @Issa.

Il 25 maggio avrà inizio a Fort Worth in Texas la Quindicesima edizione del Concorso pianistico internazionale Van Cliburn (Cliburn per gli amici).

Il Cliburn è una delle più importanti fra le competizioni del mondo della musica per pianoforte – forse l’unica a poter competere quanto a prestigio con lo Chopin di Varsavia e il Tchaikovsky di Mosca – e vanta una storia pluridecennale costellata di artisti di livello assoluto sia tra i concorrenti (tra cui spicca senz’altro Radu Lupu, vincitore della medaglia d’oro nel 1966) che fra i giurati.

Il concorso si tiene ogni quattro anni (la scorsa edizione, nel 2013, ha lanciato la carriera di Beatrice Rana) ed è articolato in quattro fasi (Preliminare, Quarti di Finale, Semifinale e Finale, le ultime due a loro volta divise in due parti distinte) e al contrario del Tchaikovsky e soprattutto dello Chopin non prevede particolari limitazioni sul repertorio richiesto, per cui i concorrenti sono liberi di scegliere il loro programma in pressoché totale libertà, secondo le loro particolari inclinazioni artistiche (nella fase preliminare a tutti i concorrenti è richiesto di suonare un breve pezzo commissionato per l’occasione a un compositore contemporaneo, ma si tratta di circa cinque minuti su un recital da tre quarti d’ora). Come al solito, non è permesso ripetere brani già proposti in una fase precedente del concorso.

Per maggiori dettagli sulla struttura del concorso vedere qui.

I trenta concorrenti ammessi alla fase preliminare provengono da quindici paesi diversi (ci sono anche due italiani!) e hanno fra i diciotto e i trent’anni di età (nota: le regole del concorso ammettono solo concorrenti di età compresa fra i diciotto e i trent’anni). Se non vi è bastato il mio promemoria giornaliero nelle ultime settimane, potete guardare qui per maggiori informazioni sui concorrenti e soprattutto consultare i programmi che si sono scelti.

Due parole in conclusione su Van Cliburn (1934-2013), il pianista da cui il concorso prende appunto il nome: astro nascente del pianismo americano negli anni ’50, raggiunse la consacrazione nel 1958 in occasione della sua vittoria al Primo Concorso Internazionale Tchaikovsky, impresa ancora più stupefacente data la congiuntura geopolitica dell’epoca (gira voce che la giuria, esitante nel dare il primo premio a un pianista americano in piena guerra fredda, abbia chiesto esplicitamente il permesso a Krusciov). Cliburn non ebbe mai ufficialmente un ruolo nel concorso che porta il suo nome, ma seguiva regolarmente le varie fasi e spesso era disponibile a incontrare i vari concorrenti.


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