Tra Albania e Puglia abbiamo visto la marcia trionfale di Mads Pedersen e il calvario di Wout Van Aert, mentre Roglic nella crono prendeva qualche secondo di vantaggio sui rivali in classifica.
Risalendo lo stivale si è visto Ayuso sprintare a Tagliacozzo e il blitz in testa alla classifica di Ulissi e Fortunato, mentre per la ciclamino nessun velocista sembra poter impensierire Pedersen.
La seconda settimana ci offrirà:
– tappa 10, martedì 20, Lucca – Pisa (29 km): una cronometro per riscrivere la classifica;
– tappa 11, mercoledì 21, Viareggio – Castelnovo ne’ Monti (186 km): dalla Toscana all’Emilia con la dura Alpe San Pellegrino nella prima parte;
– tappa 12, giovedì 22, Modena – Viadana (172 km): probabile volata dopo un giro sui colli reggiani e il finale sul Po tra Brescello e Viadana;
– tappa 13, venerdì 23, Rovigo – Vicenza (180 km): tanta pianura ma il finale vicentino è in un circuito sui colli;
– tappa 14, sabato 24, Treviso – Nova Gorica (195 km): anche qui tanta pianura e il finale, anche se mosso, sembra più da Pedersen/Van Aert che da scalatori/finisseur;
– tappa 15, domenica 25, Fiume Veneto – Asiago (219 km): c’è il Monte Grappa a metà ma poi il finale non sembra molto selettivo.
Cosa aspettarsi?
Roglic che torna in rosa a Pisa
Fortunato che prova a restare sul podio
Ayuso a caccia di abbuoni e della tappa di Vicenza
il ritorno in forma di Van Aert che vince in Slovenia
tante fughe e poca forza per controllarle
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