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Il costo dell’austerità

Il costo dell’austerità

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In un articolo pubblicato su Jacobin Magazine e proposto su Jacobin Italia, Amir Fleischmann prova a spiegare perché le politiche di austerità sarebbero controproducenti.

Il pensiero alla base del «conservatorismo fiscale» e delle misure di austerità sostiene che i programmi del governo sono inefficienti, quindi dovremmo puntare a ridimensionare la spesa pubblica, privatizzare i beni pubblici e abbassare le tasse. Ci viene detto che impedire che qualcuno rimanga senza tetto, dare assistenza universale all’infanzia, servizi sanitari o istruzione superiore rappresenti una politica sganciata dalla realtà che richiederebbero una spesa al di sopra delle nostre possibilità.

In realtà, però, le argomentazioni avanzate dai conservatori fiscali – risparmio di denaro, efficienza, meno spesa pubblica – non hanno nulla a che fare con le politiche che stanno cercando di attuare. Il conservatorismo fiscale è un mito, perché ridurre l’iniziativa pubblica di fatto non significa ridurre la spesa pubblica.


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