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Il nuovo Ajax è sbocciato da una guerra

Il nuovo Ajax è sbocciato da una guerra

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A cura di @NedCuttle21(Ulm).

Su Rivista Undici, Alec Cordolcini ripercorre gli ultimi anni di conflittuale lavoro societario che hanno portato alla costruzione dell’attuale Ajax di Eric ten Hag.

Un golpe. L’Ajax attuale è nato da un golpe, messo in atto da un Marc Overmars che, da navigato stratega, ha atteso il momento giusto per prendere il potere e diventare il boss nella stanza dei bottoni ajacide. Si è detto e scritto tanto, forse anche troppo, dell’Ajax in queste ultime settimane, ponendo al centro il tema del ritorno al passato, della ritrovata continuità con la tradizione storica del club, che fa capo a Cruijff. Il leitmotiv di queste analisi è il seguente: questo è l’Ajax voluto da Cruijff quando, nel 2010, si è aperto la strada per il suo ritorno in società attraverso la Fluwelen Revolutie, la rivoluzione di velluto. Non è esatto, o meglio, si tratta di una lettura parziale del fenomeno. Perché l’Ajax attuale non sarebbe esistito senza il colpo di mano di Overmars e le sue successive deviazioni dalla strada maestra indicata dall’indimenticato numero 14. Insomma, la filosofia cruijffiana rivista e – parzialmente – integrata dalla dottrina Overmars.

 


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