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In memoria di Marco Dimitri

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Il 13 febbraio scorso, nel giorno del suo 58mo compleanno, è morto a Bologna a seguito di un malore Marco Dimitri, protagonista alla fine degli anni novanta di un caso mediatico e di una storia giudiziaria molto discussa.

La Stampa così riportava la notizia della scomparsa di Dimitri:

“E’ morto di notte il 13 febbraio, suo compleanno e data che coincise anche, nel 1997, con l’inizio del processo ai “Bambini di Satana”, Marco Dimitri, 58 anni. Fu il capo della setta al centro di una controversa inchiesta giudiziaria, alla fine degli anni Novanta, conclusa con l’assoluzione da tutte le accuse e un risarcimento per ingiusta detenzione: centomila euro, per circa 400 giorni passati in carcere tra il 1996 e il 1997. “

L’ex guardia giurata all’epoca era stato ospite di alcune trasmissioni televisive, prima di essere coinvolto in un caso che fece scalpore, non solo a Bologna.

“Dimitri passò oltre un anno in carcere tra il 1996 e il 1997 dopo essere stato accusato di profanazione di tombe, violenze sessuali su un bambino di due anni e stupro di due minorenni. Dimitri si disse sempre innocente e insieme agli altri imputati del caso — gli altri membri della setta — fu assolto dalle accuse in tutti i gradi di giudizio: per il periodo trascorso in carcere preventivo ottenne un risarcimento di centomila euro. L’unica condanna che ricevette fu per irregolarità fiscali riscontrate nel corso delle indagini nei bilanci della setta che gestiva.” (Il Post )

Il Resto del Carlino così commentava la notizia della morte:

“Dimitri venne quindi assolto da tutte le accuse, ma passò comunque 400 giorni in carcere tra il ’96 e il ’97 e in seguito ottenne 100mila euro di risarcimento per ingiusta detenzione. Dopo il clamore di quegli anni, aveva svolto una vita riservata. “

In rete non si trova molto sulla sua storia.

Su Punk4Free è possibile leggere una intervista attribuita allo stesso Dimitri:

“Ho ideato l’associazione perché volevo qualcosa di unico, genuino, che non fosse avariato da predatori. Desideravo una forma di pensiero libero che fosse proiettata alle virtu’ umane, all’espressione, a quella forma artistica e creativa che tanto l’oscurantismo si sforza di mistificare.”

Fonti diverse come il Cesnur (Centro Studi Nuove Religioni) analizzano il  il caso e si occupano della setta:

“Il satanismo di Dimitri sembra di tipo razionalista e pagano: “Satana siamo noi. Alla materia dell’universo Noi abbiamo dato il nome di Satana”; “Noi siamo Satana, non ammettiamo alcun dio all’infuori di Noi”. “

Immagine: Pixabay


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