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Italia 2017, le città hanno ragione a protestare contro questo turismo

Italia 2017, le città hanno ragione a protestare contro questo turismo

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A cura di @Lowresolution.

Il turismo in Italia è in piena ripresa, ma è un turismo di bassa qualità, “mordi e fuggi. Le proteste e i segnali di nervosismo contro gli effetti collaterali del turismo mordi e fuggi arrivano da mezza Italia. Venezia, Firenze, Alassio, Laigueglia, Capri, Cinqueterre. Con città d’arte e luoghi turistici di pregio affollati dal turismo mordi e fuggi, i benefici sono compensati da disagi.

Il problema non è soltanto il numero di persone, che alcuni luoghi non ce la fanno più a reggere, ma il degrado che il turismo mordi e fuggi porta.

La riflessione andrebbe distinta tra i turisti che pernottano e i famosi escursionisti, di cui i crocieristi sono stati da tempo indicati come la manifestazione più evidente, almeno a Venezia. «È il turismo mordi e fuggi quello che ha l’impatto più pesante sul tessuto cittadino», aggiunge Caterina Borelli, dottoressa di ricerca in antropologia tra le università di Barcellona e Venezia. «Fa collassare il trasporto pubblico, intasa le zone centrali della città e le direttrici per raggiungerle, consuma cibi da asporto che generano quantità sproporzionate di rifiuti, i turisti acquistano paccottiglia. Il danno all’immagine della città, per non parlare della qualità di vita dei suoi abitanti, è evidente».

Qualcuno parla di ticket e numeri chiusi, ma ad Alassio e Laigueglia le minacciate chiusure delle spiagge libere si sono ridimensionate in più modeste ordinanze contro borse frigo, tende e gazebo.

Il Ministro Franceschini ha proposto nuovo piano strategico sul turismo che va nella direzione giusta. Entro luglio il Mibact firmerà un protocollo di intesa con cinque città d’arte (Firenze, che è stata la prima a richiederlo, Roma, Milano, Napoli, Venezia) per gestire l’“emergenza affollamento”. Il piano è stato preparato in un anno di lavori e sono stati coinvolti enti locali, associazioni di categoria e sindacati e ha avuto il via libera della Conferenza Stato-Regioni e poi dal Consiglio dei Ministri. Tra i suoi punti cardine c’è il sostegno allo sviluppo turistico di destinazioni emergenti, come le città d’arte e i Borghi e il sostegno alla strategia nazionale per i parchi e le aree protette, aree rurali e aree interne.


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