Matteo Pacini, psichiatra e docente di medicina delle dipendenze presso l’Università di Pisa, ci spiega quali siano i meccanismi che portano alla dipendenza da cibo e quali terapie si siano rivelate efficaci.
Il cibo può essere una droga?
Sì. Il cibo fa parte di quelle droghe intese in senso benigno, cioè di quegli stimoli naturali che sono in grado di condizionare il cervello facendosi ricordare.
Il modo in cui una persona capisce di dover mangiare e seleziona cosa mangiare parte dalla ricerca di ciò che ha indotto un benessere. Uno dei sistemi che ci portano a ricercare ancora il piacere provocato dal cibo è l’appetito, che è una cosa diversa dalla fame.
La fame è un meccanismo di emergenza che evita che noi smettiamo di funzionare a causa di una carenza immediata di nutrienti e ci mantiene a un livello di sufficienza. L’appetito è quello che permette qualcosa che è anche più importante per la sopravvivenza: è il meccanismo che consente di accaparrarsi tutto il cibo a disposizione, come se non dovesse più essercene dopo.
Immagine tratta da Pexels.
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