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Le ragioni della monarchia

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Su suggerimento di Persiles

Siamo abituati a pensare che al di là del glamour generato da nozze reali ed altri eventi mondani, la monarchia non abbia più alcun senso o attualità. E invece potremmo essere in errore, suggerisce Andrea Daniele Signorelli su Il Tascabile.

Quanto detto finora, però, non risolve uno dei principali problemi (almeno da un punto di vista etico-democratico): è giusto che una carica importante come quella di capo dello Stato – che assume un ruolo cruciale nei momenti di crisi – venga rivestita da persone che non hanno altri meriti se non quello di appartenere a una certa casata nobiliare, e che venga rivestita per tutta la vita? Secondo Domenico Fisichella, sono proprio questi aspetti che depongono a favore della monarchia costituzionale: “La monarchia ereditaria sottrae il vertice dello Stato al conflitto delle elezioni ricorrenti e ai relativi do ut des. Risolve in maniera automatica e comparativamente pacifica il problema, cruciale in ogni sistema politico, della successione al più alto livello statuale. Incarna, con la sua continuità, la collaborazione delle generazioni. [Consente] la proiezione nei tempi lunghi, la costanza delle grandi direttrici e dei supremi e permanenti interessi nazionali, mentre la politica democratica repubblicana è condannata dalla sua stessa intrinseca struttura alla proiezione e all’esaurimento nei tempi brevi, nell’immediatezza, improvvisazione (…) e contingenza di interessi, aspettative e domande particolari”.

Immagine: Wikipedia

 

 


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