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Lo-fi hip hop, colonna sonora del lockdown

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Gianluca Catalfamo e altri autori su illibraio.it raccontano l’ascesa del lo-fi hip hop, genere lontano dall’industria dell’ entertainment che, discretamente come i suoi suoni, ha raccolto milioni di ascolti sulle piattaforme di streaming.

Che suono fa la quarantena? Lo-fi hip hop. Che suono fa l’orizzonte distopico della pandemia? Lo-fi hip hop. Che suono fa la generazione Z? Lo-fi hip hop. E la tristezza?, internet?, la produttività?, il relax? Lo-fi hip hop, senza dubbi.

Il lo-fi hip hop nasce verso la metà degli anni dieci e si diffonde — inzialmente snobbato dal settore musicale — su internet. La musica è strumentale, il metronomo su adagio (70-90MM), la fruizione è passiva: si ascolta per rilassarsi o per lavorare (o per gustare Salvini che elenca le cose).

It’s the feeling of losing all my anxiety

Il suono calmante di Chilled Cow e altro è la colonna sonora che ha aiutato molti ad adattarsi al nuovo stile di vita della pandemia.


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