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Molto rumore per nulla (in politica)

Molto rumore per nulla (in politica)

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A cura di @werner58.

È questo, secondo Davide M. De Luca, il riassunto delle “tre cose che ci ha insegnato” l’anno appena trascorso. Negli anni del trionfo delle forze “antisistema” e “rivoluzionarie” in Europa, la retorica che infiamma il dibattito politico non ha per ora avuto grande riscontro nell’azione di governo. Anzi, chi continua sostanzialmente con la conservazione dell’esistente sembra essere premiato, rispetto a coloro che cercano di tenere fede ai propositi “rivoluzionari” (o almeno affermano di volerlo fare).

È stato anche l’anno del complottismo, che secondo De Luca ha nei fatti contagiato l’intero arco costituzionale:

Una volta che la mentalità del complotto diventa mainstream risulta difficile non utilizzare le sue lenti per leggere la realtà, indipendentemente dalla parte politica di appartenenza […] Considerato che soltanto una democrazia malata potrebbe restare vittima di attacchi informatici di hacker russi, o potrebbe cadere a causa di un colpo di mano autoritario organizzato da politici a malapena in grado di utilizzare correttamente la propria lingua, la principale ragione della diffusione di questa mentalità è probabilmente la crescente sfiducia nell’attuale sistema politico che serpeggia nei paesi sviluppati.

In conclusione, non si prevede nessuna schiarita del clima politico nel breve periodo: ma sembra anche “improbabile che l’Europa di oggi, sempre più anziana e tutto sommato ancora benestante, sia davvero disposta ad affrontare gli sconvolgimenti che molti leader di oggi sembrano convinti di dover annunciare per vincere le elezioni.”


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