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Obbedienti e disorientati

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Un articolo su Linkiesta recensisce il film-documentario “Futura”, registi Alice Rohrwacher, Francesco Munzi e Pietro Marcello, girato tra il 2020 e il 2021 e uscito nel 2021 nei cinema, e riflette sulla descrizione dei giovani nei media e nella realtà, e come questo documentario tenti di mostrare chi sono i giovani di oggi.

Per descrivere i giovani la comunità produce narrazioni che calcano sulle loro disfunzionalità, come le serie uscite negli ultimi anni e diventate popolari in tutto il mondo: “Euphoria”, “Baby”, “Sex Education”, “Élite”. Avere diciott’anni ed essere “normali” sembra impossibile, un paradosso. Bisogna a tutti i costi presentare situazioni di degrado, di scandalo, reiterando il presupposto che la perdita di valori e di punti di riferimento inneschi negli adolescenti l’eccesso come unica unità di misura.

I ragazzi presentati in “Futura”, invece, sono proprio questo: normali. Niente di loro comunica prese di posizione violente, sono se stessi senza rumore, senza spettacolo. Abitano la realtà in cui gli è toccato vivere accettandola per quella che è.

 


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