Questo articolo di Book of Life ripercorre quello che considera il più grosso fallimento della modernità: l’architettura.
Da anonima e condivisa, dato che i fondamentali di cosa fosse la bellezza o la piacevolezza non erano messi in discussione e non si riteneva che un edificio dovesse essere espressione di “originalità”, è diventata la competizione degli ego architetti che si considerano artisti e creatori.
Con il risultato che ora la gente affolla, fino a saturarli, quei luoghi che, non toccati dalla modernità, mantengono la loro bellezza.
Immagine da pixabay.
Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.