Sarah O’Connor sul Financial Times commenta il grado di competenze di lettura e scrittura odierno.
Secondo Connors in generale nel mondo si sta assistendo ad una regressione rispetto ad alcuni temi, come la comprensione del testo. Questo è evidenziato per esempio da pratiche giornalistiche che si avvicinano ad un pubblico sempre più distratto (quindi video su tiktok rispetto a pezzi lunghi e argomentati).
Ma ci sono anche dei dati più affidabili, come una recente indagine dell’OCSE:
Valutazioni personali delle capacità di lettura, calcolo e risoluzione dei problemi di 160.000 adulti di età compresa tra i 16 e i 65 anni in 31 Paesi ed economie diverse.
Rispetto all’ultima serie di valutazioni di dieci anni prima, l’andamento delle competenze di alfabetizzazione è stato sorprendente. Le competenze sono migliorate significativamente solo in due Paesi (Finlandia e Danimarca), sono rimaste stabili in 14 e sono diminuite significativamente in 11, con il peggioramento maggiore in Corea del Sud, Lituania, Nuova Zelanda e Polonia.
Connors chiama questo stato di cose la «società post-alfabetizzata» e si chiede che conseguenze abbia anche dal punto di vista sociale e professionale.
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