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Tariffs against China threaten the booming board game industry

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Interrompiamo subito la serie sui 100 giochi per dare spazio a questo articolo di Scott Tong e James Perkins Mastromarino pubblicato sul sito  WBUR la Radio NPR di Boston (amico stagista ci spiega come funziona NPR) che mette in luce una crisi emergente nel settore dei giochi da tavolo statunitense. Contrariamente alla recente espansione del mercato, l’industria si trova ora a fronteggiare il peso di pesanti dazi doganali imposti sulle importazioni dalla Cina, dove si concentra gran parte della produzione. Le testimonianze dirette di editori indipendenti, come Sam Bryant e Gwen Ruelle di Runaway Parade Games, descrivono una situazione critica con blocchi di spedizioni, incertezza nella pianificazione e il concreto rischio di fallimenti e perdita di posti di lavoro. L’articolo esplora le ragioni della dipendenza dalla produzione cinese, l’insostenibilità economica dei dazi per le piccole imprese e le difficoltà nel trovare alternative produttive stabili, sollevando interrogativi sul futuro di un’era d’oro per i giochi da tavolo e sul potenziale impoverimento della creatività e dell’innovazione nel settore.

Come bonus alleghiamo questo video di Mario Cortese che racconta il suo punto di vista da editore di giochi, rilasciato a caldo dopo la notizia dei dazi.


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