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Un poliziotto dentro Potere al Popolo

Un poliziotto dentro Potere al Popolo

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Su Fanpage, Antonio Musella parla della denuncia di Potere al Popolo riguardo ad un infiltrato della polizia nelle proprie fila.

Chiara Capretti, consigliere nella Municipalità 2 del Comune di Napoli per PaP, ricostruisce il cursus honorum del poliziotto dentro il partito:

Lui ha iniziato a frequentare le riunioni poco dopo l’inizio dell’anno – ci spiega – da allora non è mai mancato ad una riunione. È stato attivissimo, interveniva in assemblea e sembrava anche molto preparato sul tema, cosa che vista la sua giovane età, ha sorpreso molto. Ricordo che anche quando facemmo degli incontri con degli urbanisti esperti, lui partecipava intervenendo ed interagendo.

Una personalità dedita alla causa e preparata, pronta non solo a parlare ma anche ad intervenire: «Spingeva per fare azioni concrete (…) Anche rispetto ad azioni più forti, si diceva favorevole».

I giornalisti hanno ricostruito la figura del poliziotto (un giovane di 21 anni, assegnato a funzioni di antiterrorismo). Il nome e cognome dell’alias sono rimasti gli stessi, ma i profili social sono stati cambiati (ripuliti da ogni foto in divisa, la biografia cambiata, l’identità fasulla ricondotta uno studente fuori sede).

I sospetti dentro PaP sono cresciuti nel tempo: il nuovo militante si interessava poco dei dibattiti politici e molto dell’organigramma dei movimenti; partecipava alle riunioni di PaP in “orario di ufficio” non socializzando con i componenti del partito (la scusa per assentarsi sempre nei finesettimana era una «fidanzata a Napoli che era molto gelosa e che non gradiva il contesto politico che lui frequentava»).

La Polizia, smentisce un’operazione di infiltrazione vera e propria (che avrebbe bisogno dell’avallo dell’Autorità giudiziaria), tratteggiando un’azione autonoma del poliziotto:

La smentita delle fonti di polizia sembra dunque delineare uno scenario che vedrebbe un caso isolato, un poliziotto che ha preso una sua singola iniziativa senza aver ricevuto alcun ordine di infiltrarsi nel partito.

Fin qui l’inchiesta giornalistica. Sul versante parlamentare, interrogazioni in merito sono state avanzate da M5S, PD e AVS. Il Ministro deve ancora rispondere.


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