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Vincitori e vinti dell’azzeramento del gas russo all’Europa

Vincitori e vinti dell’azzeramento del gas russo all’Europa

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Sergio Giraldo su Startmag parla delle rimostranze franco-tedesche sui prezzi del gas e come a suo avviso queste lamentele siano tardive e ipocrite.

Le lamentele franco-tedesche sui prezzi praticati dalle compagnie americane del gas liquido sono però assai tardive e ipocrite. Quando dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia gli Stati Uniti imposero all’Europa di abbandonare le forniture di gas russo, Bruxelles si accontentò di un generico impegno da parte degli USA a fornire 15 miliardi di metri cubi di gas nel 2022 e di un ancor più generico impegno a portare questo quantitativo a 50 entro il 2030. Nessun accordo però è stato preso sui prezzi, a quanto risulta. Non contenti di non aver concordato nulla con gli USA (quantitativi a lungo termine, prezzi, salvaguardie), gli improvvisati tecno-burocrati di Bruxelles lo scorso maggio hanno approvato il RepowerEU, che esplicitamente spingeva a rinunciare immediatamente a due terzi delle forniture russe. A quel punto, cosa poteva frenare il prezzo LNG, in un mercato già molto stretto, dove l’offerta è limitata?


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