Secondo fonti considerate affidabili dal Financial Times (€ — alt) Xi Jinping ha affermato di non avere intenzione di dichiarare guerra e di credere invece che sia obiettivo degli Stati Uniti provocare la Cina affinché dichiari aperto il conflitto durante un incontro con Ursula von der Leyen nell’Aprile 2023.

La dichiarazione di Xi a von der Leyen rappresenta il primo caso noto in cui il leader cinese fa questa affermazione a un leader straniero. Xi ha anche affermato che un conflitto con gli Stati Uniti distruggerebbe molte delle conquiste della Cina e minerebbe il suo obiettivo di raggiungere una “grande rinascita” entro il 2049.

La rivelazione arriva in un momento in cui le tensioni sono elevate nello Stretto di Taiwan. La Cina ha risposto all’insediamento di Lai Ching-te come nuovo presidente di Taiwan, avvenuto a maggio, con importanti esercitazioni militari intorno all’isola. Pechino ha descritto Lai come un “pericoloso separatista”. Washington ha l’obbligo di aiutare Taiwan a provvedere alla propria difesa secondo il Taiwan Relations Act. Tuttavia, l’amministrazione Biden ha da tempo sottolineato che non supporta l’indipendenza di Taiwan e si oppone a cambiamenti unilaterali dello status quo.