un sito di notizie, fatto dai commentatori

La nuova (orwelliana) legge anti-terrorismo in Russia

0 commenti

Su suggerimento e a cura di @DucDOtrante

Il Presidente della Federazione Russa Vladimir Vladimirovich Putin ha firmato la nuova contestata legge anti terrorismo che prevede, fra l’altro, la reclusione da cinque a sette anni per chi esprima solidarietà verso “atti terroristici” (che possono includere anche manifestazioni di protesta non autorizzate), cf. questo articolo della TASS, e questo di RT, network di proprietà del Governo Russo. I reati di terrorismo sono ora punibili dall’età di 14 anni. Questa legge appare come la naturale estensione della legge del 2014, che puniva con la reclusione fino a cinque anni di prigione chi istighi al secessionismo o ad azioni che mettano in pericolo l’integrità territoriale della Federazione, cf. questo articolo del Guardian e questo di Sputnik, altra agenzia di proprietà del Governo Russo.

L’aspetto più contestato della nuova legge riguarda l’accesso ai dati personali. La legge “Grande Fratello”  prevede che tutti gli operatori di telecomunicazioni (televisioni, radio, compagnie telefoniche, gestori di internet) debbano fornire un accesso completo ai loro dati e chiavi per accedere ai loro sistemi criptati.

Nel frattempo il Presidente ha anche approvato la creazione della nuova Guardia Nazionale, dalle opposizioni definita come un corpo di pretoriani, una forza che probabilmente raggiungerà i 400,000 uomini, muniti di mezzi corazzati, artiglieria ed elicotteri, agli ordini della sua ex guardia del corpo Viktor Vasilyevich Zolotov, che a sua volta risponderà direttamente al Presidente.

 

Immagine di Sstrobeck23 via Wikimedia Commons, CC BY-SA 4.0


Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.