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Anche il Jobs Act influenza la maternità

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Maria De Paola, Roberto Nisticò e Vincenzo Scoppa su lavoce.info hanno pubblicato un articolo dal titolo Anche il Jobs Act influenza le scelte di maternità.

Più precisamente, dal marzo 2015 il Jobs act – con la cancellazione dell’articolo 18 – ha sensibilmente ridotto i costi di licenziamento per i nuovi assunti a tempo indeterminato delle imprese al di sopra della soglia dei 15 addetti, mentre li ha lasciati sostanzialmente immutati per i dipendenti delle imprese più piccole, per i quali già non esisteva la clausola di reintegrazione.

Sfruttando questa caratteristica della riforma, in un nostro recente lavoro cerchiamo di stimarne l’effetto sulle decisioni di fertilità delle donne occupate a tempo indeterminato.

L’articolo si conclude con un rimando agli avvenimenti correnti:

Le nostre stime, mostrando che una maggiore incertezza sulle prospettive occupazionali (nel nostro caso indotte da un cambiamento nella protezione all’impiego) si traduce in un minor numero di figli, fanno squillare un campanello di allarme sulle conseguenze che potrebbe produrre l’attuale crisi.

Foto di Sara Tissi da Pixabay


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