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Cosa accadde quando Amato impose la patrimoniale

Cosa accadde quando Amato impose la patrimoniale

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A cura di @NedCuttle21(Ulm).

Su Lettera 43, Carlo Terzano ripercorre la storia del prelievo forzoso del 6 per mille dai conti corrente avvenuto, dietro imposizione del governo Amato, nella notte tra il 9 e il 10 luglio del 1992.

Uno spettro si aggira per l’Italia. È quello della patrimoniale. Se la situazione dovesse precipitare, se l’impalcatura della manovra giallo-verde non dovesse reggere all’urto degli investitori, c’è il rischio – nonostante le ripetute smentite di Luigi Di Maio – che ancora una volta sarà il patrimonio privato degli italiani a fungere da garanzia d’ultima istanza di fronte ai nostri creditori. Ed è subito 1992, perché la memoria corre inevitabilmente a quella notte di 26 anni fa, tra il 9 e il 10 luglio. La notte del prelievo forzoso, che rappresentò uno dei momenti finanziariamente più bui e difficili degli ultimi decenni (leggi anche: perché la patrimoniale è una via impercorribile dalla politica).

 


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