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Gearbox: sei notizie sull’auto, più una – #15

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A cura di @Jeby.

Avete aspettato a lungo ma…. è arrivato il momento delle sei notizie sul mondo auto, più una. E se le marce normali non vi bastano, controllate i commenti per le ridotte!

In questo post: grazie al Gazoo, l’ECO di nuove alleanze, pronostici per il futuro, sento un fischio non resisto scendo in pisto, evanescenti Tesla fluttuano, amici amici e poi…. In più: non si produce più, Punto.

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Prima – Happy birthday to you!

Tempo di festeggiamenti, non solo per la nuova puntata di Gearbox, ma per alcuni anniversari illustri! Mazda festeggia i 30 anni dell’MX5, lo spider più venduto al mondo, con un’edizione speciale. Si festeggiano anche i 30 anni dell’Honda NSX, l’ammazza Ferrari, mentre sono 40 gli anni passati dalla prima vittoriosa F1 Turbo marchiata Renault. Sono invece 70 le candeline per Lotus e per Abarth!

Restando tra le storiche italiane, Petrolicious dedica un corto alla Iso Grifo AC3, antenata delle Bizzarrini

E un reportage ad un’altra gemma della Casa di Bresso, la Iso Rivolta Lele.

E se in Italia Lamborghini ha appena ultimato il restauro della Miura SV di Jean Todt, i tecnici Toyota Gazoo Racing riportano agli antichi fasti uno splendido esemplare di Sport 800 da competizione.

Seconda – CI-O-DUEEEE, O-DUEEE, DUEEE, UEEE, UE.

Come primo Gearbox del 2019 mi sembra doveroso iniziare con un riassunto dei fatti automotive più importanti e delle migliori tecnologie del 2018

E anche se il 2019 è appena iniziato, sta già portando sconquasso nel mondo dell’auto! Ci sono i nuovi test per i consumi e le emissioni anche per le ibride, e le nuove limitazioni al traffico in Lombardia, con importanti novità riguardanti le deroghe. In più a breve partirà l’Ecotassa, che colpirà un po’ tutto il mercato, mentre i costruttori si apprestano a scucire 4 miliardi di Euro in multe per lo sforamento dei tetti sulla CO2. Per motivi simili TVR sta rimandando ancora la commercializzazione del suo ultimo modello, la Griffith, che avrebbe dovuto rilanciare il marchio.

Il mercato automobilistico subisce e frena in Italia, ma non solo: anche in Cina, dopo 30 anni di crescita, il mercato automotive rallenta.

I Costruttori corrono ai ripari: Volkswagen e Ford si alleano, BMW e Mercedes si mettono d’accordo per sviluppare insieme la prossima generazione di compatte.

Terza – Caroscopo: sotto il segno della Puledra, Elica, Union Jack Alato, Fiaccola, T, H…

Dopo il riassunto del 2018 viene spontaneo chiedersi: cosa succederà nel 2019?

Come spesso accade molte cose si rinnovano pur rimanendo le stesse: la 911 torna rinnovata, nome in codice 992, anche in versione Cabrio. E presto, pare, arriverà anche la versione ibrida. Sbirciando le foto della nuda meccanica della nuova 992 si può intuire dove andrà a finire il modulo ibrido.

Tra le novità spiate in strada, la nuova Honda Urban EV, cittadina elettrica che probabilmente sarà svelata in veste definitiva a Ginevra. Continuano i test anche per la nuova BMW Serie 1 e per il nuovo Land Rover Defender che si mostra nelle prime immagini ufficiali ancora camuffato e alle prese con terreni impervi, mentre la nuovissima proposta Morgan, che probabilmente monterà il 6 cilindri in linea di origine BMW, fa capolino in strada con una carrozzeria, non definitiva, allargata.

Se il nuovo Defender non vi dovesse sembrare all’altezza dell’off-road più estremo, date un’occhiata all’ultima creatura della Scuderia Glickenhaus, il mostruoso SCG Baja Boot.

A proposito di 6 cilindri BMW: finalmente Toyota ha svelato, al salone di Detroit, la nuova Toyota Supra. La sportiva nipponica è basata sull’architettura della bavarese BMW Z4, pur con le differenze del caso. Z4 e Supra saranno prodotte fianco a fianco nello stabilimento Magna in Austria, ma la produzione della Toyota per l’Europa sarà inizialmente limitata a 900 esemplari.

Tra le novità più attese del salone di Ginevra, il signor Koenigsegg farà sfoggio della tecnologia “Freevalve“, un sistema di controllo digitale delle valvole che promette di rivoluzionare il mondo del motore alternativo.

Quarta – Accordi tra i cordoli.

Piccole e grandi novità anche nel campo del Circus della F1: la scuderia Sauber cambia nome e diventa Alfa Romeo Racing, segnando il rientro ufficiale dello storico marchio milanese, e l’altra storica azienda milanese, Pirelli, incassa la conferma del mantenimento del monopolio per la fornitura di pneumatici in F1 al 2023.

Nel WEC, il campionato endurance, Toyota si appresta a scendere in pista per la stagione 2019-2020, mentre i costruttori di auto sportive si preparano ad una possibile partecipazione con le regole del campionato 2020-2021 che definisce la nuova classe Hypercar. Tra i papabili McLaren e Ferrari, ma anche Aston Martin con una versione estrema della Valkyries.  Intanto, proprio McLaren mostra una P1 GTR con la celebrativa livrea Senna 1988.

E per noi comuni mortali? Ci sono vari modi per avvicinarsi alla pista: con ACI, grazie alla collaborazione di Suzuki, ci si potrà mettere alla guida di una Swift Sport nel nuovo campionato Rally Italia Talent 2019, mentre se si cercano emozioni da super sportiva ma su auto meno potenti e onerose, si può dare un’occhiata alle 10 migliori auto leggere, e poi scendere in pista per un track day fai da te o organizzato.

Quinta – Alleanze: attrazioni elettromagnetiche.

Il 2019 non potrà che essere un anno elettrizzante! Nonostante il crollo delle vendite Tesla in Cina, e le confession del patron Elon sul periodaccio appena passato dall’azienda, ci sono notizie positive: Musk dice che la prossima Roadster fluttuerà grazie ai razzi e che le pastiglie freni delle Tesla sono infinite.

Non se la passano altrettanto bene gli altri costruttori: GM pensa che le auto elettriche non porteranno profitto per diversi anni mentre VW anticipa che le vetture elettriche non saranno economiche ancora per un po’, e forse per questo è aperta a condividere lo sviluppo delle piattaforme con i rivali.

Ma intanto BMW si mette in pari e apre un fabbrica di batterie per auto in Thailandia, Toyota si allea con Panasonic, già impegnata con Tesla, per nuove batterie ad alta capacità e la stessa VW si affida alle batterie Tesla per le stazioni di ricarica in USA.

Sesta – Siamo la la la, e siamo Husqvarna.

Anno nuovo, vita nuova, non per tutti però! Se sul mercato arrivano alcune novità, come la Mash Scrambler 400, si sviluppano nuovi modelli come la Triumph Rocket III e si avviano programmi di personalizzazione come il Triumph Factory Custom, è anche tempo di dire addio ad una vecchia gloria come la Suzuki Hayabusa: dopo vent’anni si chiude la produzione di una delle moto stradali più veloci, il cui motore ha mosso anche auto da competizione e repliche di aeroplani da gara.

A proposito di competizioni: la milanese Paton ha appena messo sul mercato la S1 R 60th Anniversary, per il sessantesimo anniversario del marchio, e che riprende la dote tecnica della moto vincitrice dei Tourist Trophy 2017 e 2018.

E se non vi basta come tuffo nel passato, potete rileggervi la storia di tutte le Honda leggendarie o prepararvi alla riedizione della storica 200 Miglia di Imola.

Guardando al futuro, invece, Harley-Davidson ci riprova con due prototipi elettrici, mentre Ducati non sta certo a guardare. Ducati che, tra l’altro, sta ultimando i lavori per il parco divertimenti a tema “Desmo” che sarà realizzato nell’area del parco di Mirabilandia.

Rimanendo con le ruote per terra, il mercato moto in Italia, a differenza di quello auto, parte subito col segno più, anche se si registrano difficoltà concernenti il nuovo test di pratica per la patente A.

Non servirà invece la patente per guidare le ultime due ruote Husqvarna: l’azienda Svedese ha in gamma 30 modelli di ebike, biciclette a pedalata assistita sia per la città che per l’off-road. E se temete che vi rubino la bici, l’ANCMA sta pensando a voi, con la proposta di un registro ufficiale per le biciclette.

Retromarcia – Stop, ricalcola.

Tempo di tagli, stop, riconteggi e riflessioni: Apple lascia a casa 200 persone che erano impiegate sul progetto Titan, quello dell’auto autonoma, la Punto non si produce più, nemmeno in India, la Ford fa i conti di quanto potrebbe costare una BRExit no-deal, si tirano le somme, negative, sull’effetto dei dazi doganali imposti da Trump che affliggono l’industria automotive USA.


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