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Il “national defense strategy” di Trump: qualcosa per tutti [EN]

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A cura di @Armilio.

Il maggiore Danny Sjursen è uno stratega dell’ U.S. Army ed ex-insegnante di Storia a West Point. Partendo da una posizione chiaramente progressista e scettica verso Trump e l’apparato governativo americano, analizza per War is Boring il National Defense Strategy document, il documento in cui l’amministrazione americana delinea le minacce alla sicurezza del paese e quelle che devono essere le priorità nella programmazione della difesa nazionale, che coincidono spesso con quelle che devono essere le priorità geopolitiche. L’idea generale che ne viene fuori è di un apparato governativo fortemente influenzato dalle esigenze delle industrie, dallo spirito di conservazione di ogni componente delle forze armate americane, e della solita mentalità fortemente interventista che è stata solo parzialmente sopita dalla amministrazione Obama. La semplice esistenza di una politica estera autonoma di Cina e Russia sembra essere considerata una minaccia — ed un buon motivo per giustificare spese militari per tutti, dalla marina alle forze speciali.

Immagine da Flickr.


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