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L’anticipo dell’età pensionabile è un danno per i futuri contributivi puri

L’anticipo dell’età pensionabile è un danno per i futuri contributivi puri

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A cura di @piti.

In un articolo del Sole 24 ore si è elaborato, in collaborazione con la società di consulenza Epheso,  diversi scenari pensionistici della nuova riforma pensionistica per un lavoratore maschio, nato nel 1969, assunto a 30 anni e con un reddito pari a 35mila euro lordi l’anno (l’ipotesi, ovviamente, tiene conto di una ipotetica carriera continuativa senza buchi contributivi).

Rispetto all’età standard per il pensionamento, una pensione anticipata di tre o cinque anni riduce in modo sensibile la pensione per il lavoratore.

Come indicato poi in un altro articolo secondo il centro di studi previdenziali Tabula, di Stefano Patriarca, per finanziare la nuova pensione di anzianità servono i contributi di cinque nuovi assunti.


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