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L’opinione di Bershidsky sulla situazione in Europa e le elezioni in Francia e Germania

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Su suggerimento di @Festina Lente.

In tre recenti articoli dedicati all’Europa, il giornalista di Bloomberg Views affronta alcuni dei temi più discussi in questi giorni.

Nel primo articolo affronta il tema delle elezioni in Germania. Secondo l’autore, la Merkel si trova di fronte ad un’elezione difficile, che potrebbe portare ad una maggioranza fragile. Anche in caso di vittoria, l’assenza di leader forti alternativi nel partito potrebbe altresì indebolire l’Unione CDU/CSU a vantaggio dei populisti di destra.

Nel secondo articolo analizza la vittoria di Fillon al primo turno delle primarie della destra in Francia dal punto di vista geopolitico. Secondo l’autore, in mancanza di sorprese che possano portare all’Eliseo un altro candidato, un duello Fillon-Le Pen costituirebbe in ogni caso una vittoria per Putin (molto più significativa di quella, per ora dubbia, costituita dalla vittoria di Trump), e porterebbe alla fine delle sanzioni verso la Russia. Proprio per questo Putin potrebbe essere più tiepido nel suo supporto a Marine le Pen.

Nel terzo articolo affronta il problema del populismo in Europa. Secondo l’autore, nonostante la forza di molti movimenti populisti, l’EU non è in pericolo. Anche in quei paesi dove i populisti avanzano, c’è oggi meno entusiasmo per l’uscita dall’Unione. Non è scontato che una vittoria di Beppe Grillo porti ad un referendum sull’Euro e nemmeno che la vittoria del Front National porti all’uscita della Francia dall’EU, visto che una maggioranza consistente dell’opinione pubblica appare comunque oggi contraria. Sembra più probabile che la vittoria di partiti populisti nelle prossime importanti elezioni non sia il preludio della fine dell’Unione, quanto piuttosto verso un cambiamento della sua politica.

 

Immagine di Alina Zienowicz Ala z, CC BY-SA 3.0, da Wikimedia Commons


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