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Quando un attore incontra una fotocamera Widelux [IT+ EN]

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Jeff Bridges si è portato per decenni la macchina fotografica al lavoro. Una fotocamera particolare, la Widelux F8, le cui caratteristiche, unite all’indiscusso talento dell’attore di Hollywood, hanno fatto di lui un celebrato fotografo.

La Widelux F8 è una fotocamera giapponese analogica, che monta pellicole da 35 mm. La sua particolarità, grazie all’obiettivo fisso da 26 mm che ruota orizzontalmente, è avere un ampio angolo di visuale (126º in orizzontale). La messa a fuoco è fissa e per ampliare la profondità di campo bisogna lavorare sulla chiusura del diaframma.

Una macchina fotografica tutto sommato semplice da usare che è diventata lo strumento quotidiano utilizzato da Jeff Bridges per documentare il dietro le quinte di tutti i film ai quali ha partecipato.

Nata per le fotografie panoramiche, la Widelux F8 nelle mani di Jeff Bridges si rivela un ottimo strumento creativo per raccontare un set cinematografico e la variegata umanità che lo popola. L’effetto è quello di rappresentare l’ambiente tridimensionale in cui si trova il fotografo, dando l’impressione di essere al centro della scena senza che si percepisca la sua presenza.

Così ne parla l’attore, raccontando il modo con cui questa particolare fotocamera lo ha aiutato a esprimersi:

La Widelux è un’amante volubile; il suo mirino non è preciso e non c’è messa a fuoco manuale, quindi ha un’arbitrarietà, una qualità capricciosa. Mi piace. È qualcosa a cui aspiro in tutto il mio lavoro: una mancanza di preziosità che rende le cose più umane e oneste, una volontà di ricevere ciò che c’è nel momento e di lasciare andare il risultato. Togliermi di mezzo sembra essere uno dei compiti principali per me come artista.

Claudia Stritof ha parlato del rapporto con la fotografia di Jeff Bridges su Photolux Magazine, sottolineando l’occhio affettuoso e benevolo con il quale l’attore rappresenta il mondo del cinema.

Nelle sue immagini a emergere è lo spirito collaborativo che lega il cast durante le riprese, la routine quotidiana sul set e gli intensi rapporti amicali e familiari intessuti dall’attore durante la sua vita.

L’incontro con la Widelux è avvenuto al liceo, ma questa fotocamera è stata il regalo di nozze ricevuto da Jeff da parte di sua moglie Sue.

Ricordo di aver visto questa macchina fotografica al liceo. Si diceva in giro che un ragazzo sarebbe venuto a farci una foto di classe e se correvi velocemente potevi apparire nella foto due volte, perché aveva una lente panoramica. Nessuno ci credeva, ma si è rivelato vero. Questo è ciò che ha dato inizio al mio amore per la macchina fotografica Widelux. E mia moglie, Sue, mi ha regalato, come dono di nozze, proprio una Widelux. Questa è praticamente l’unica macchina fotografica che uso ora, oltre all’iPhone per gli scatti casuali”.

Jeff Bridges ha la capacità di cogliere l’attimo, nel suo mondo, tra i suoi colleghi, con uno strumento semplice, ma a tratti imprevedibile, la cui imprecisione continua a stupirlo e a regalare ai suoi scatti quel tocco di immediatezza e naturalezza in più.

Su Emulsive un articolo dal titolo Chatting with Jeff “The Dude” Bridges, panoramic photographer fa un resoconto di un’intervista con l’attore durante la pandemia dove viene svelato qualche curioso particolare sulla tecnica fotografica utilizzata da Bridges sul set:

He spoke about his Widelux camera, or better said, his collection of Widelux cameras. He always has a few in his possession to make sure that at least one will be fully functional. One tidbit that didn’t make it into my article for SGC is that his longtime friend and stand-in on set, Lloyd Catlett, who he calls “Litt,” usually holds his Widelux for him when he’s working. If Jeff sees an image he wants to capture quickly, he calls out, “Litt! Lux!” and Catlett pulls the Widelux out with gun-slinger efficiency.


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