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Cercare i sintomi delle malattie sul web, un problema di privacy? [EN]

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Su suggerimento di @alma.

La salute è una delle preoccupazioni principali di chiunque, e i nostri comportamenti non cambiano su internet: a tutti è capitato di usare siti di vario genere per cercare sintomi e cura delle malattie proprie o dei propri cari. Un articolo su Vice ci mette in guardia: anche se crediamo di essere anonimi dietro lo schermo, i siti che visitiamo usano servizi “gratuiti” per l’analisi del traffico, l’embed di video o altre funzionalità, e a questi servizi inviano i dati dei loro utenti. Tra i fornitori di servizi di vario genere ci sono naturalmente Google e Facebook (con i pulsanti per la condivisione sui social network) ma anche società che traggono i propri ricavi dalla vendita dei dati personali degli utenti, i quali secondo uno degli esperti interpellati, vengono tracciati attraverso cookie che li seguono in porzioni tanto più grandi del web quanto i loro plugin sono utilizzati.
Citando le parole di Cooper Quintin, esperto dell’EFF (Electronic Frontier Foundation):

“The problem is that people’s data is not just in a vacuum. Experian (una società di analisi, ndm) can take this data and add it to the other information they have,” Quintin said. “Google is the same thing, they have a cookie on you that has your real name and your data and all of that. And there’s data sharing going on behind the scenes. Experian can share this data with other companies.”

Immagine da flickr.

 


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