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I turisti dell’opera lirica

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07A cura di Guidarello

Un articolo del giornalista Alberto Mattioli della Stampa riproposto dal sito Dagospia parla del turismo musicale “colto”, ovvero quei turisti di nicchia che si spostano per seguire quell’opera in quel determinato teatro o festival. Da uno studio curato dalla Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura di Torino per Cuoa Business School risulta che l’Italia è la metà preferita dai melomani di tutto il mondo, “un turista di fascia alta, interessato a una fruizione di qualità dei luoghi, che viaggia anche fuori stagione”.

Nicchia forse sì, proprio piccolissima certamente no. Come sa chi lo pratica, esiste un turismo musicale «colto», di gente che viaggia per opere e concerti. La notizia è che l’Italia è la destinazione preferita di questi globetrotter musicali, staccando Germania, Austria, Francia e Regno Unito. O almeno è quel che emerge da uno studio curato dalla Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura di Torino per Cuoa Business School, finanziato dalla Regione Veneto e presentato lunedì a Vicenza.

Immagine: Italian G7 Presidency 2017


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