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Perché il discorso programmatico di Giorgia Meloni a Milano va preso sul serio

Perché il discorso programmatico di Giorgia Meloni a Milano va preso sul serio

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Su Valigia Blu, Dino Amenduni ci spiega perché il discorso di Giorgia Meloni alla convention di Fratelli d’Italia, tenutasi a Milano, non andrebbe sottovalutato.

Prima di tutto, è significativa la scelta dei tempi: Meloni ha deciso di organizzare una conferenza programmatica in un momento molto significativo della storia contemporanea del nostro paese, e non solo. L’Italia è nel pieno di un passaggio psicologico dalla pandemia al ‘liberi tutti’ (con tutti i rischi di un cambio di quadro così repentino, soprattutto dal punto di vista sanitario), in cui la “voglia di futuro” potrebbe prevalere persino sul clima di incertezza perdurante, acuita ulteriormente dalla guerra in Ucraina. Meloni intende cavalcare questo bisogno istintivo di mettersi alle spalle il passato, e forse anche i suoi protagonisti (cioè chi ha governato l’Italia in questi anni drammatici), e lo fa dalla migliore posizione politica possibile: da leader della principale forza di opposizione parlamentare, e da prima forza nel centrodestra, da mesi, secondo i sondaggi. “Trasformeremo questa epoca infame in un nuovo Risorgimento italiano” è la sintesi del posizionamento attuale di Fratelli d’Italia. È difficile opporsi a un simile posizionamento emotivo senza apparire un guastafeste.


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