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Perché Rolling Stone porterà solo altri voti a Salvini

Perché Rolling Stone porterà solo altri voti a Salvini

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A cura di @NedCuttle21(Ulm).

In un articolo pubblicato su The Vision, Matteo Lenardon critica Rolling Stone Italia per aver utilizzato la copertina della propria edizione cartacea come strumento per prendere le distanze dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini. L’autore considera in particolare controproducente l’aver coinvolto nell’iniziativa personaggi dello spettacolo e della cultura, alcuni dei quali a loro insaputa.

Ieri la nota rivista di cinquantenni convinti che Almost Famous sia un documentario sulla loro vita – che per brevità da ora in poi chiamerò “Rolling Stone” – ha deciso di celebrare il cambio di direttore prendendo una posizione netta contro il ministro dell’Interno. “Noi non stiamo con Salvini”, dice la copertina dell’edizione cartacea sopra una bandiera della pace – un simbolo inutilizzato dai tempi della protesta contro la guerra in Iraq nei primi anni Zero, quando vestirsi così in pubblico era socialmente accettabile – per poi chiudere con “da adesso chi tace è complice”.


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