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Traduzioni improprie e ansie di sicurezza ai tempi di Facebook [EN]

Traduzioni improprie e ansie di sicurezza ai tempi di Facebook [EN]

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A cura di @Sfax6.

Il sito specializzato in sicurezza informatica Csoonline pubblica la notizia dell’arresto di un muratore palestinese a causa della pubblicazione su Facebook di un post in cui il banale “buongiorno”, tradotto malamente dalla lingua araba a quella ebraica, è stato letto come “attaccateli” dalla polizia israeliana.
Al malinteso ha contribuito sia la foto che accompagnava il post (il soggetto in questione appoggiato ad un bulldozer, benché con caffè e sigaretta), sia la fretta della polizia, intervenuta senza i doverosi approfondimenti.

Il fatto, a suo modo grottesco, apre a numerose domande in tema di sicurezza pubblica ed informatica e di ricadute sulla collettività.


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