In questi giorni nell’Unione europea c’è stato un passo avanti decisivo del Digital Markets Act (DMA), la proposta di legge sui mercati digitali che vuole regolare le grandi piattaforme che agiscono come gatekeeper (aziende che possono sfruttare la loro posizione per applicare pratiche anti-concorrenziali e che possono fare da collo di bottiglia).
Giorni dopo in cui avevamo accennato, in questa newsletter, alla possibilità che un incidente informatico in qualche modo collegato alla situazione in Ucraina avesse creato problemi ai servizi satellitari di Viasat – azienda americana che fornisce connettività satellitare a molti utenti in Europa – il quadro si è fatto più dettagliato e inquietante.
Mentre è in corso l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il fronte cyber si sta progressivamente organizzando, scoprendo le carte ancora lentamente.
Nel 2021, grazie a un’analisi forense della società Arsenal Consulting, emerse che il computer di Rona Wilson, 50 anni, noto attivista per i diritti umani indiano, non solo era stato compromesso da un malware, ma che gli attaccanti avevano usato lo strumento per impiantare dei file al fine di incriminare l’uomo.
Giornalisti del gruppo News Corp, e in particolare del Wall Street Journal, hanno avuto loro email e documenti compromessi da un non precisato attacco informatico al gruppo editoriale, scoperto il 20 gennaio e di cui ci sarebbero tracce che risalgono almeno al febbraio 2020.
Mentre la situazione attorno all’Ucraina continua a essere molto tesa, un gruppo di hacker che si fa chiamare Cyber Partisans, che si presenta da tempo come una realtà di hacktivisti (hacker + attivisti) bielorussi anti-Lukashenko, pro-democrazia, e che ha colpito a più riprese il governo di Minsk con una serie di attacchi informatici, ha comunicato di aver cifrato i computer delle ferrovie del Paese con l’intento di rallentare i movimenti delle truppe russe.
Un’unità della polizia israeliana avrebbe usato lo spyware Pegasus per ottenere informazioni personali su un attivista sociale in Israele. E poi le avrebbe usate per seguirlo e creare un file sulla sua vita privata.
L’esercito svizzero ha vietato al proprio personale l’uso di app di messaggistica come Whatsapp, Telegram e Signal, anche sui telefoni personali, quando sono in servizio.
Julian Assange, il fondatore di Wikileaks, potrebbe essere estradato dall’UK negli Stati Uniti. È infatti stato accolto il ricorso del governo americano contro la precedente decisione della giudice distrettuale, Vanessa Baraitser, di non concedere l’estradizione a causa del rischio concreto di suicidio.
Apple ha fatto causa a NSO Group, l’azienda israeliana produttrice dello spyware Pegasus al centro di una serie di inchieste giornalistiche che hanno denunciato come questo strumento (ufficialmente venduto ai governi per indagare criminalità e terrorismo) fosse usato anche per spiare gli smartphone di giornalisti, funzionari governativi e attivisti.
Negli ultimi due anni i militari israeliani hanno messo in atto un ampio programma di sorveglianza biometrica sui palestinesi dei territori occupati della Cisgiordania.
Gaia-X, il progetto di cloud europeo promosso in particolare da Francia e Germania che avrebbe dovuto inaugurare l’era di sovranità digitale europea rispetto alle piattaforme e aziende extra-Ue, è un “casino”.
Nella mattina del 20 ottobre qualcuno a livello internazionale inizia a notare che il sito (raggiungibile via Tor) della gang ransomware Everest ha pubblicato un nuovo annuncio/una nuova vittima: SIAE, la la Società italiana degli autori ed editori.
Per quasi sei ore, lunedì scorso, Facebook, Messenger, Instagram, Whatsapp, OculusVR sono stati irraggiungibili e inutilizzabili. Come scomparsi improvvisamente dalla Rete.
Apple ha rilasciato un aggiornamento di sicurezza per chiudere una vulnerabilità zero-day (significa che fino ad ora era sconosciuta alla stessa Apple, che quindi avrebbe avuto zero giorni per metterla a posto) che interessa iPhone, iPad, Mac and Apple Watch.
A volte alcune di queste aziende finiscono coinvolte in episodi a dir poco controversi. Il termine Candiru indica un pesce gatto amazzonico che si insinua nelle branchie di altri pesci e si alimenta degli stessi.
All’inizio degli anni Duemila, in Italia, per infettare un indagato con uno spyware “bisognava che il target stesso lo installasse, o che qualcuno andasse a installarlo”, racconta il già citato X, “e non si usavano exploit”.
Vent’anni di industria della sorveglianza più profonda: quella che opera attraverso l’inoculazione di un trojan, uno spyware. I due termini — che qui sono usati come sinonimi — indicano quei software malevoli che di nascosto prendono il controllo di un dispositivo e ne spiano, tracciano, intercettano tutte le attività: mail, messaggistica (inclusa quella cifrata, visto che il controllo avviene direttamente tramite il dispositivo), foto, video, geolocalizzazione, file salvati, screenshot dello schermo, microfono e videocamera che possono attivarsi e registrare.
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